IL PUNTO SULLA C / Sprofondo Bari, risorge Francavilla
Pari casalingo del Foggia, sconfitta dolorosa del Bisceglie
a cura di Alfredo Ghionna
telecronista Eleven Sports
Non si arresta il momento negativo del Bari, che a Catanzaro rimedia un altro pesante ko. Il 2-0 finale sul campo di una diretta rivale in chiave playoff non solo alimenta seri dubbi sui benefici apportati dalla cura Carrera, ma mette in serio pericolo anche il terzo posto, ora ad un tiro di schioppo proprio dai giallorossi calabresi. I galletti anche ieri hanno denotato evidenti difficoltà ad inseguire il risultato di svantaggio maturato, non riuscendo quasi mai a mettere alle corde gli avversari e non riuscendo a sfruttare appieno il potenziale offensivo di cui è dotato l’organico. Una spirale di concause che sta portando i biancorossi a sprofondare sempre più in graduatoria, anche se l’allenatore Massimo Carrera resta fiducioso:”Se una squadra fa fatica a reagire non costruisce palle gol, ma non è andata così. Sapevamo che avremmo affrontato un partita difficile, ma è un momento in cui ci gira tutto storto – ha commentato - bisogna prendere le cose positive e cercare di lavorare su quelle negative. Abbiamo due settimane di tempo per lavorare e sistemare alcune cose e continuare così visto che il campionato non è finito. Sono convinto che per i playoff ci saremo e saremo una squadra tosta. Nel primo tempo abbiamo fatto abbastanza bene - ha proseguito il tecnico dei biancorossi - nel secondo tempo abbiamo sbagliato tante situazioni, delle scelte che potevano andare diversamente, ma in campo i ragazzi hanno dato tutto quello che hanno potuto quindi non posso dire niente. Manca un po' di lucidità. Il rigore concesso? Quando ti allunghi e fai fatica a tenere la squadra stretta ti porta a non avere equilibrio e questo non deve succedere. Un punto in quattro partite? È poco, ma il campionato non è finito e io ci credo ancora. Abbiamo perso la battaglia ma la guerra è alla fine, bisogna continuare a crederci e lavorare per eliminare gli errori”.
Torna, invece, a sorridere, la Virtus Francavilla, che dopo 9 giornate in cui aveva raccolto solo 3 punti, ha sbancato il Bonolis di Teramo imponendosi per 1-0 grazie al terzo gol stagionale di Ciccone. Una vittoria che scaccia i fantasmi della zona playout e che inaugura nel migliore dei modi la gestione del nuovo corso tecnico di Alberto Colombo. La squadra, infatti, ha mostrato una evidente volontà di reazione alle difficoltà, palesata nell’atteggiamento mostrato in campo al cospetto di un avversario non certo tra i più semplici da affrontare. Era questa, probabilmente, la scossa auspicata dal presidente Antonio Magrì che, con una scelta dolorosa ma, probabilmente necessaria, in settimana aveva sollevato dall’incarico il tecnico Bruno Trocini, dopo una triennale collaborazione. L’affermazione riportata in terra abruzzese, dunque, conferirà al gruppo maggiore tranquillità in vista dei prossimi impegni in calendario che risulteranno decisivi per blindare in maniera definitiva la permanenza in terza serie e provare l’assalto alla zona playoff, ancora raggiungibile.
Non è andato oltre il pareggio interno contro la Viterbese, invece, il Foggia, che allo Zaccheria non è riuscito a capitalizzare al meglio il vantaggio raggiunto nella prima frazione grazie ad un penalty trasformato da Rocca. Il gol dei laziali, messo a segno di testa da Baschirotto, ha indirizzato il match sui binari dell’equilibrio, rimasto inalterato sino al fischio finale. “Per come abbiamo giocato possiamo anche dire che questi sono due punti persi – ha spiegato in sala stampa mister Marco Marchionni - la squadra ha cercato la vittoria e tutte le situazioni che conoscevamo. Abbiamo preso un gol evitabile perché eravamo piatti. Dispiace perché viene ridimensionata la prestazione fatta dai ragazzi e a me sono piaciuti. I ragazzi hanno sfoderato una grande gara e non era facile perché la Viterbese gioca a calcio e mette in difficoltà, ma non è riuscita a fare tiri in porta. Manovra lenta e finale nervoso? E' stata lenta per l'atteggiamento della squadra avversaria, che si rintanava e noi non riuscivamo a trovare l'uomo libero. Per quanto riguarda il nervosismo dico che ci vuole rispetto: se lo si dà, lo si riceve. Io sono stato buttato fuori per aver detto ai miei giocatori di lasciar perdere e di tornare a giocare. Quando sbaglio me ne assumo le responsabilità, ma qui non credo di aver mancato di rispetto con nessuno”.
Sconfitta dolorosa per il Bisceglie, che a Potenza, in uno scontro diretto in chiave playout ha dovuto arrendersi con il punteggio di 2-1. Dopo l’iniziale vantaggio del potentino Sepe, il pari di Makota aveva ravvivato le speranze dei nerazzurrostellati, prima del gol di Salvemini, giunto nel finale, che ha spostato gli equilibri in favore dei padroni di casa. "È particolarmente difficile commentare una sconfitta giunta al termine di una gara che già nel primo tempo ci ha visti protagonisti – ha commentato il tecnico biscegliese Aldo Papagni- non avevamo meritato lo svantaggio e dopo aver pareggiato abbiamo provato a vincere, ma siamo stati ingenui nell'azione che ha portato al loro secondo gol. Quando si perdono certe partite non è giusto giudicare i singoli, si sbaglia tutti. Giocarci la salvezza ai playout ormai deve essere considerato un obiettivo, la classifica si è allungata e la salvezza diretta è distante. Comunque dobbiamo pensare alla prestazione, i ragazzi oggi non hanno meritato di perdere ma è successo. Dobbiamo lavorare sugli errori".
Non ha giocato, infine, il Monopoli. Il match interno contro il Palermo previsto sabato, è stato infatti rinviato a data da destinarsi a causa dei numerosi casi covid riscontrati all’interno del gruppo squadra dei bancoverdi.
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