Bari, Belli: 'Piazza stimolante e ambiziosa; il lavoro paga sempre'
Un solo campionato di Lega Pro giocato, e vinto, con la maglia della Virtus Entella; Francesco Belli sbarca sul pianeta Bari con un bel carico di entusiasmo e voglia di mettersi alla prova:
«Sono contento per la scelta fatta, il primo approccio è stato molto positivo. L’importanza della piazza è stata decisiva nella scelta, come anche il poter competere per un traguardo ambizioso, in una rosa di livello. Una scelta voluta fortemente oltre che un voler mettersi alla prova. Il mio precedente in Lega Pro è sicuramente benaugurante e speriamo di poter rivivere quel finale.
Sono entrato a far parte di un gruppo di bravi ragazzi; stiamo lavorando bene, per quel che ci è possibile. Cerchiamo di affrontare la situazione nel miglior modo possibile, con allenamenti divertenti e stimolanti; si cerca di allenare più la tecnica, le conclusioni, i cross. Poi si sta creando una bella e sentita competizione tra gruppo blù e gruppo verde; per un calciatore è un elemento fondamentale, il proiettarsi alla vittoria.
A livello personale, Bari rappresenta un ulteriore step in avanti; sono arrivato in una piazza stimolante, importante per tifoseria, stadio, passione. Mi è sempre piaciuto il mettermi alla prova e ce la metterò tutta. A 27 anni credo sia il momento giusto per confrontarsi con degli obiettivi di spessore.
Nasco come terzino a destra, ma posso giocare anche a sinistra, da mezz’ala o da quinto di centrocampo; di certo quello del terzino in una difesa a quattro è il ruolo che sento più mio. Credo di essere molto applicato in fase difensiva, ma so propormi a sostegno della manovra offensiva. Poi si lavora ogni giorno alla ricerca del miglioramento e di certo in fase conclusiva o al cross posso ancora crescere molto; sono doti che possono risultare decisive nell’economia di squadra.
Il Mister mi è da subito apparso persona equilibrata che, anche in un momento tanto delicato, non smette di caricarci e invogliarci. Ha idee giuste, stimolanti che sta a noi mettere in pratica, dando tutto in allenamento come in partita. Il lavoro paga sempre».
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