Matino, il Presidente Costantino: “Giorni cruciali per il futuro dell’Eccellenza”
Ripartirà oppure no il campionato di Eccellenza? Ad oggi questo è uno dei maggiori dilemmi che prendono alla sprovvista gli addetti ai lavori e non, del calcio dilettantistico di tutta Italia. Di tale argomento, nella giornata di ieri, ne ha voluto discutere Cristina Costantino, presidentessa del Matino, sodalizio che partecipa al gruppo B di Eccellenza Puglia. Questo il suo punto della situazione rilasciato ai microfoni della pagina Matino Calcio Live: “Questi giorni sono cruciali per il prosieguo del nostro campionato, dal momento in cui si discute in sede sul fattore legato all’interesse nazionale, o meno, del nostro torneo. Molte società, attraverso i propri tesserati, stanno cercando di lavorare in tal senso; inoltre, Vito Tisci, ha fatto una richiesta ufficiale agli organi competenti. Il ministro Spadafora ha assicurato che il Governo sta valutando diverse ipotesi e che nel prossimo decreto dovrebbe esser inserito un qualcosa al riguardo delle cifre sanzionate dal governo per sostenere il nostro ritorno in campo. La data importante è quella del 5 febbraio, quando la LND si esprimerà in merito alla ripresa e alle possibili date del ritorno in campo. Bisogna attendere ancora un po’, ma noi continueremo a farci sentire per portare avanti questa battaglia. Alcune società, fortunatamente non tutte in Puglia, non sono favorevoli alla ripresa del campionato, perciò il dipartimento si dovrà esprimere in merito anche a tale fattore. Spariamo di tornare in campo con la massima sicurezza della nostra salute, ma allo stesso tempo sarà importante salvaguardare anche le squadre che hanno elargito cifre economiche importanti per poter affrontare la stagione 2020/21”.
Costantino, inoltre parla preventivamente della possibilità di una mancata ripresa del campionato, che senza ombra di dubbio comporterebbe dei danni non indifferenti alle società facenti parti del torneo: “Crediamo vivamente che si riprenderà. Nel caso in cui ciò non dovesse accadere, ma non credo perché ci sono delle promesse da parte del ministro Spadafora e non solo, non esiste un piano B. Bisogna, ovviamente, aver chiarezza, anche per capire quale sarà il futuro anche per atleti e tecnici, ad oggi legati a noi e che potrebbero avere la possibilità di allenarsi e giocare in caso di svincolo. Per quanto concerne le squadre, ad inizio anno credevo qualcuno ci sostenesse, visto che la scelta di farci partire, e susseguentemente bloccarci, è stata del Governo. A noi le somme spese chi ce le restituisce? Credo che se non si ripartirà ci saranno delle scosse enormi. La società Matino, che ha investito per il rifacimento di un manto in erba per lo stadio Via Del Mare, non accetterà di dover gettare all’aria questo progetto, che non si vedeva da anni qui da noi. L’ipotesi sarebbe investire sui settori giovanili per fare sport e dunque usufruire di un investimento enorme. A mio avviso lo sport è stato rovinato da quando si è deciso di ripartire, perché non mi sembra giusto far ricorrenza all’ambito del campionato (regionale o nazionale ndr.). Per noi che giochiamo l’Eccellenza è molto più facile spostarci, al contrario non lo è nei campionati nazionali. Per tale motivo credo che si sia infangata la figura di uno sport che spesso unisce, e che fa leva sulla questione economica. Vorrei capire cosa cambia tra noi e la Juventus”.
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