Taranto, verso il Lavello. I rossoblu a caccia dell’impresa per riscrivere la storia

A cura di Enrico Losito

“Io voglio il finale di questo film e me lo aspetto bello perché è stata una stagione diversa dalle altre nella quale ho avuto la possibilità di conoscere persone bellissime ed interessanti in una piazza calorosa che mi ha dato tanto. Andremo lì a prendercelo il finale bello!” Queste le parole del tecnico rossoblu Giuseppe Laterza alla vigilia dell’atto conclusivo del campionato che vedrà impegnato il Taranto sul neutro di Venosa contro il Lavello, compagine imbattuta quest’anno tra le mura amiche. Marsili e compagni sono a caccia dell’impresa per gli ionici è d’obbligo la vittoria per avere la certezza di conquistare la promozione. Niente calcoli per i tarantini malgrado l’occhio vigile rivolto alla partita Picerno-Gravina, gara prescelta dalla LND per la diretta Facebook sulla pagina ufficiale della Lega. Per quanto riguarda la formazione da mandare in campo per quest’ultimo atto Laterza ha affermato: “Sono tutti a disposizione ad eccezione di Falcone e Guastamacchia che saranno comunque convocati. Anche chi non è al meglio della condizione fisica potrà dare il suo contributo nel corso della gara. Ho alcuni dubbi che mi porterò fino a poche ore dall’inizio della gara”. Nelle fila tarantine rientreranno dalla squalifica Ferrara e Matute, l’undici iniziale potrebbe ricalcare a grandi linee quello visto all’opera domenica scorsa contro l’Audace Cerignola con alcune variazioni: in difesa Ferrara potrebbe prendere il posto di Versienti che giocherebbe più avanzato, in mediana Matute costituirebbe l’alternativa di “lusso” da schierare in corso d’opera mentre in attacco scalpita per la riconferma nell’undici titolare l’under Santarpia con Corado “insidiato” nel ruolo di centravanti dal recuperato Diaz. Questo potrebbe essere un’ipotesi di undici rossoblu anti-Lavello modulato con il 4-3-3:  Ciezkowski, Boccia, Silvestri, Rizzo G., Ferrara; Diaby, Tissone, Marsili; Rizzo G., Corado, Versienti (Santarpia).