Dinamo Taranto, asfaltata Trani. Palagiano: “Prestazione da incorniciare”
Vittoria schiacciante per la Dinamo Basket che sul parquet amico regola col punteggio di 58 a 36 Trani, regalandosi una rivincita della gara di andata, quando le ragazze di coach Palagiano si erano dovute arrendere solo nel tempo supplementare alle cugine adriatiche. Pallino della contesa sempre in possesso Dinamo che dopo un primo quarto di studio, chiuso sul punteggio parziale di otto pari, nel secondo mettono la freccia lasciando al palo le biancazzurre, giungendo all’intervallo lungo sul +10. Il terzo quarto conferma la tendenza emersa in avvio con le joniche padrone assolute del campo, capaci di esprimere una grandissima precisione sotto canestro e non lasciando respiro ai tentativi di manovra di Trani, che nell’ultimo periodo si arrende alla maggiore determinazione di Taranto, che chiude i giochi sul 58 – 36.
“Avevo chiesto una prova fatta di coraggio, grinta e carattere e così è stato – ha rimarcato coach Palagiano -, Le ragazze hanno dato tutto e posso solo fare loro i miei complimenti. Siamo stati molto bravi a incanalare la gara sui binari giusti, restando in vantaggio per tutta la sfida e credo si possa parlare di una vittoria meritata al cospetto di un avversario di livello. Voglio sottolineare la grandissima prova del nostro comparti difensivo che ci ha messo un’intensità eccezionale, concedendo solo trentasei punti a Trani, ma vanno riconosciuti i meriti anche dell’attacco. Sono molto soddisfatto del risultato conquistato contro una compagine che nonostante le difficoltà incontrate nel tentativo di risalire la china, è composta da atlete di sicuro valore e che rientra certamente tra le favorite del girone. Questo è un risultato che fa bene al morale e che ci consente di ritornare in palestra con ancor più entusiasmo. Proveremo ovviamente a dare seguito a quanto di buono fatto, cercando di condurre in porto quante più gare possibile, cercando di raggiungere la migliore posizione possibile in classifica. A fine campionato tireremo le somme”
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