Casarano: Feola, 'Nardò? Un derby è sempre particolare'
1- Domani si affronterà la prima gara ufficiale dopo tanto tempo, come vi siete preparati? Qual è la condizione del gruppo? Che prestazione si aspetta?
Quella di domani non sarà proprio come la prima gara d’inizio campionato, ma dopo un mese di inattività non possiamo conoscere la reazione da parte dei ragazzi dopo tutto quello che è successo, non si può prevedere la condizione mentale. Posso dire, però, che i ragazzi hanno lavorato bene, si sono preparati, conoscono le difficoltà del derby. Chi gioca contro di noi sa di fare la partita della vita, quella importante contro una squadra come la nostra, quindi, il nostro avversario farà di tutto per giocare una buona gara, non vorranno sbagliare.
2- Teme possano esserci ripercussioni per via della lunga sosta?
Mi auguro di no, ma non siamo stati fermi solo noi. E’ chiaro che, dopo un mese di stop, benché i ragazzi si siano allenati con grande impegno e professionalità, non è mai facile riprendere a giocare, la partita è tutt’altra cosa.
3- Quale atmosfera regna nello spogliatoio?
L’umore è sempre molto alto. I ragazzi conoscono l’importanza di questa partita e dell’obiettivo prefissato. Ci si allena sempre con grande spirito di sacrificio e con armonia e, questo, è molto importante in una squadra. Come è importante la consapevolezza nelle nostre capacità.
4- Si tratta di un derby, anche questo è comunque aperto a 3 risultati…
Un derby è sempre particolare, può succedere di tutto, non esiste la squadra favorita, gli stimoli sono tanti e molto importanti. Ma le difficoltà le troveremo ogni domenica e, per noi, è sempre un derby.
5- Sarà una formazione d’attacco o più guardinga?
Devo ancora decidere quale formazione far scendere in campo, lo faccio sempre all’ultimo momento. Devo ammettere che meritano tutti di giocare, perché l’impegno è massimo da parte di tutti, ma ogni domenica bisogna fare delle scelte, perché a giocare devono essere in 11. Il nostro obiettivo sarà sempre quello di vincere.
6- C’è un messaggio da parte della tifoseria. Malgrado la forzosa lontananza fisica, loro sono comunque vicini alla squadra e la esortano al massimo impegno contro il Nardò, auspicando il ritorno alla vetta, dopo l’inaspettata lunga sosta. Mister, quanto vi manca la tifoseria?
La tifoseria manca tanto, il calcio senza tifosi non è calcio, gli stimoli che danno i tifosi possono svoltare anche un risultato. La piazza di Casarano, in particolare, è calorosa, c’è un attaccamento alla squadra e ai colori che è sempre vivo. Sappiamo che la tifoseria è il dodicesimo uomo in capo e può fare la differenza. Conosciamo l’importanza della partita di domani e sappiamo bene quanto i tifosi tengano a questo derby, ma dobbiamo guardare all’obiettivo primario, quello più importante, che è la vittoria del campionato, passando anche dalla gara con il Nardò. Fa molto piacere sapere che i tifosi facciano sentire la loro vicinanza e il loro supporto nonostante questa insolita situazione, so cosa significa essere sostenuti, avendo vissuto questa esperienza anche da calciatore, so quanto è importante la loro presenza. Quello che sento di dire loro è di continuare a starci vicino. Noi sappiamo dove vogliamo arrivare e, per questo, ci serve anche e soprattutto il loro supporto.
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