Scienze della vita e medicina di precisione, Emiliano: 'Tecnopolo già operativo'
“Il Tecnopolo di Lecce è una grande iniziativa della Puglia che mette insieme le Università in una strategia complessiva che tende a favorire le sinergie di questi tre grandi atenei con tutti gli altri centri di ricerca più importanti del Paese”.
Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo questa sera a Lecce alla Tavola rotonda, organizzata dall’Istituto di Nanotecnologia CNR-NANOTEC, sul tema: “Scienze della vita e medicina di precisione: azioni e strategie innovative in Puglia”.
Sono intervenuti Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e Direttore del Dip. Oncoematologia Pediatrica Ospedale “Bambino Gesù”, Roma; Maria Chiara Carrozza, Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche; Fabio Pollice, Rettore Università del Salento; Stefano Bronzini, Rettore Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Pierpaolo Limone, Rettore Università di Foggia; Antonio Felice Uricchio, Presidente Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. Ha moderato la Tavola rotonda Claudio Stefanazzi, Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Puglia.
“È un progetto – ha proseguito Emiliano – al quale stiamo lavorando sin dall’inizio della prima legislatura della mia presidenza della Puglia. Il Tecnopolo di Lecce è formalmente partito e sta dando già i primi risultati. Ciò sta avvenendo di fronte ad una situazione, quella del Tecnopolo di Milano, che è ancora in itinere. Questo per noi è un motivo di grande soddisfazione. Le Università pugliesi unite, collegate tra loro, capaci di dare alla medicina di precisione, alla medicina personalizzata e alla connessione con le nuove tecnologie quella necessaria importanza che serve a recuperare i nostri ricercatori sparsi un po' per tutto il mondo. Oggi sono stato in visita in alcuni laboratori del CNR dove ho trovato una ricercatrice salentina che incontrai otto anni fa all'aeroporto di Fiumicino. In quella circostanza lei mi fece promettere che io avrei fatto di tutto per farla rientrare. Stasera l’ho rivista al Cnr di Lecce: questo vuol dire che gli investimenti che la Regione fa con capitale proprio, quindi compiendo uno sforzo enorme, consentono ai nostri cervelli di rimanere a casa. Dobbiamo insistere e soprattutto cercare l'unità di intenti perché le tre grandi Università pugliesi e il Politecnico potranno dar vita a quel polo della ricerca pugliese che per noi è di essenziale importanza”.
Rendere, quindi, la Puglia eccellenza nel settore della Biopharma per affrontare, con approcci di ultima generazione, patologie oncologiche e neurologiche facendo crescere al contempo le aziende tecnologicamente avanzate del settore e creando nuove reti, investimenti ed opportunità». È questa la visione strategica del Tecnopolo per la Medicina di Precisione, rete di collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni, il sistema della ricerca pugliese e gli Istituti d’eccellenza voluto e coordinato dalla Regione Puglia.
Una direzione studiata, programmata e finanziata da Regione Puglia - per un importo complessivo di 25 milioni di euro a copertura sul Bilancio autonomo della Regione per il periodo 2019/2023 – oggi fortemente in linea con molti degli obiettivi previsti da Governo Italiano e dall’Unione Europea nel Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza (PNRR).
“Io credo che quella di stasera - ha commentato Franco Locatelli - sia un’opportunità unica per mettere a fattor comune tutte le eccellenze che esistono in questa Regione nell’ambito delle scienze della vita e più specificatamente per quel che riguarda gli approcci di medicina di precisione. Vi è un ecosistema formidabile e riuscire a creare una massa critica del tanto di eccellente che c'è in Puglia è fondamentale per il futuro di questa regione”.
“Nanotech – ha dichiarato Maria Chiara Carrozza - è un riferimento per l'Università del Salento e per tutti gli atenei pugliesi, ha un sostegno importante della Regione Puglia che sono sicura continuerà, ed è un centro nazionale e internazionale quindi il CNR ha l’obbligo di guardare un po' alla visione e alla dimensione più nazionale e giocherà un ruolo importante, perché anche nell'ambito del PNRR qui vengono sviluppate delle scienze e tecnologie fondamentali per il Paese”.
Già nel 2014 la Regione Puglia aveva individuato nelle Linee Guida SmartPuglia2020 l’importanza della Salute dell’uomo e dell’ambiente con l’obiettivo di raggiungere «la sostenibilità del sistema regionale di cura e prevenzione, la gestione delle fragilità, l’invecchiamento attivo ed in salute». Un approccio innovativo che ha individuato nella Medicina di Precisione l’ambito che con più aderenza risponde alle sfide che la medicina moderna deve affrontare: tumori e malattie neurovegetative, pratica clinica, ricerca di base.
Nel 2018 «la prima azione pilota per il Tecnopolo» (art. 14 L.R. n. 44/2018) e la Convenzione Quadro sottoscritta dall’Istituto di Nanotecnologie CNR Nanotec di Lecce, dall’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e dall’Università di Bari. In particolare l’Istituto Tumori di Bari condivideva con i partner di progetto la propria esperienza nella cura delle neoplasie attraverso lo sviluppo della ricerca di base, traslazionale e clinica. Il CNR metteva a disposizione il proprio Campus universitario di Nanotecnologia presso l’Ecotekne di Lecce (CNR NANOTEC – Distretto Ditech) e l’Università di Bari la propria consolidata competenza in tema di ricerca accademica in Medicina di alto livello.
Nel 2021 il Tecnopolo ha avuto una decisa accelerazione. Con la Delibera di Giunta n. 1284/2021 la Regione ha approvato la partecipazione di nuovi soggetti fra i quali l’Università del Salento, l’IRCCS “Saverio de Bellis” di Castellana e l’IRCCS Casa Sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo (CSS) oltre alla stessa Regione Puglia per il tramite della Struttura Speciale di Coordinamento Health Marketplace. Ogni soggetto porterà al Tecnopolo pugliese le proprie specificità ed eccellenze: la Regione Puglia - Struttura Speciale di Coordinamento Healt Marketplace -l’expertise di produrre, promuovere e proteggere la salute attraverso la diffusione di uno stile di vita sano e personalizzato; l’Università del Salento, la nuova sfida del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia e del Campus sulle Nanotecnologie che ospita all’interno dei propri spazi; l’IRCCS Castellana “Saverio de Bellis”, lo studio d’avanguardia del rapporto fra Stile di vita e Microbiota maturato in lunghi anni di ricerca, mentre l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza la propria consolidata esperienza nella produzione di terapie avanzate, in particolare nella produzione di cellule staminali neurali.
Con i nuovi investimenti il Tecnopolo proseguirà nella mission di «sviluppare nuovi approcci diagnostici e terapeutici basati sulle nanotecnologie nei settori dell’immuno-oncologia e delle malattie neurodegenerative» e nella «creazione di un ambiente più favorevole alla crescita di una nuova generazione di nanotecnologi-medici nata ed educata all’interfaccia tra ricerca di base e clinica».
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