Nicola Legrottaglie: 'Taranto? Piazza da B ma forse qualcuno questo non lo vuole'
L'ex difensore della Juventus sul calcio italiano: 'Si prediligono le seri maggiori, dovrebbe essere il contrario'
DI ALESSIO PETRALLA
Secondo appuntamento con la trasmissione di JO TV, Chi segna vince, che ha ospitato un ospite d'eccezione, l'ex Juventus, Milan e Nazionale Nicola Legrottaglie che ha commentato l'attuale momento del calcio italiano e del Taranto: "Quando si prendono delle decisioni lo si fa in base ad alcuni requisiti e priorità: eventualmente quelle del calcio italiano sono rivolte alle seri maggiori mettendo in secondo piano il dilettantismo forse perchè interessa meno. Dovrebbe essere il contrario perchè è da quest'ultimo che potrebbero uscire giovani talenti. Di li parte l'intera cultura della società".
CAMPIONATI FALSATI?: "No, non stiamo assistendo a dei campionati falsati ma disturbati: falsato significherebbe avvantaggiare l'uno anzichè l'altro ma non sta succedendo ciò. Tutte le società stanno rispettando delle regole e vince chi le gestisce meglio. Sono dei campionati diversi: il vero calcio, comunque, non è questo. Alcune scelte fatte non sono proprio coerenti: ad esempio mi chiedo, come mai al bar si può andare a prendere un cappuccino e allo stadio mantenendo una buona distanza no?".
PAY TV: "E' vero ne stanno traendo dei vantaggi però nei momenti storicamente difficili c'è sempre chi resta ricco e chi s'impoverisce maggiormente. Purtroppo, la pandemia c'è, i malati anche e quindi non potendo andare allo stadio le tv ne stanno beneficiando. Poi, magari c'è qualcosa di pilotato per avvantaggiare le Pay Tv: è difficile da capire perchè non siamo dentro ma lo si può pensare senza certezze. Viviamo nell'era delle Pay Tv e dei social che stanno influenzando i nostri giorni. Dobbiamo essere bravi a vicere con i nostri principi nonostante i cambiamenti".
SERIE D: "E' tra i campionati più penalizzati visto che molti imprenditori hanno iniziato un progetto sapendo di doverci perdere: ogni anno, comunque, non hanno guadagni e per portare la propria formazione in serie B devono investire almeno quindici milioni di euro sperando di fare un filotto D-C-B. Bisognerebbe creare un progetto che non faccia perdere loro così tanti soldi. Questa situazione penalizza anche i settori giovanili che vengono eliminati per i costi non sostenibili".
LEGROTTAGLIE: "La passata stagione ho fatto una bellissima esperienza con la Primavera del Pescara. Mi sono, così, rimesso in gioco. Ora, aspetto una nuova occasione per trasmettere il mio ideale calcistico e insegnare ciò che ho appreso nella mia carriera di calciatore".
IL TARANTO: "Si parla sempre del Taranto, grande tifo, grande piazza, grande città ma io mi chiedo perchè la gente non investe in questa città: bisogna domandarselo. Ci sono tante persone, amanti del calcio, che vorrebbero fare un progetto serio in una piazza come quella ionica ma poi non lo fanno: forse c'è dietro qualcosa o qualcuno che li blocca. Bisogna chiedersi come mai i rossoblù sono ancora in serie D: non è possibile. E' una piazza che deve stare minimo in serie C o B anche perchè si tratta di una bellissima città: però nulla... C'è qualcuno o qualcosa che non vuole che questo accada. Presidenti che lasciano. Perchè? Probabilmente qualcuno vuole interferire sui soldi altrui. Ma perchè? Se uno investe deve anche decidere. Ognuno deve mantenere il proprio ruolo".
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