Calcio Taranto

Taranto in lacrime: addio a Massimo Battista, grande tifoso rossoblù e voce del popolo

di Rossana Sangineto

07.10.2024 09:58

Oggi Taranto piange la perdita di un uomo che ha incarnato lo spirito più autentico di questa città: Massimo Battista, consigliere comunale e appassionato tifoso rossoblù, ci ha lasciati, a soli 51 anni, dopo una lunga battaglia contro una malattia che, nonostante la sua incredibile forza e incrollabile determinazione, ha avuto la meglio. 

Se ne va uno di noi, un uomo che ha amato questa terra con tutto il cuore. Massimo non era solo un consigliere, né un semplice tifoso: era la voce del popolo, sempre pronto a difendere i diritti dei più deboli, a battersi per una Taranto migliore. 
Dietro la sua immagine sempre seria e l'espressione corrucciata, dietro i suoi rarissimi sorrisi, c'era un animo gentile, un uomo sempre pronto a schierarsi per una Taranto libera da ogni ricatto. 

Non cercava riconoscimenti: tutto ciò che faceva, lo faceva per la sua gente, per il suo amore viscerale per questa città. Il suo impegno nelle istituzioni è stato un esempio di lealtà e rettitudine verso quei principi che lo hanno guidato, da sempre, in ogni azione. 

Oggi, tutta la comunità si stringe alla sua famiglia, alla sua amatissima moglie Cira ed ai suoi tre figli Giovanni, Rosaria e Benedetta che erano il suo più grande orgoglio, condividendo con loro un dolore profondo, un amore che non smetterà mai di essere.

Massimo era, e resterà per sempre, un cuore rossoblù. Chi ha avuto modo di leggerlo anche solo una volta, sa che il Taranto, per lui, era molto più di una squadra: era la sua vita, il suo spirito. Sui gradoni della curva nord, tra bandiere e cori, Massimo era sempre presente. Il rossoblù, per lui, non era solo un colore, era un sentimento profondo, una parte della sua anima, quella più nobile, che lo ha portato a dedicare l'intera esistenza a questa città. 

Taranto non lo dimenticherà e, ogni volta che gli spalti si alzeranno in coro, sarà come se Massimo fosse ancora lì, a cantare per la sua squadra del cuore.

Oggi, questa perdita lascia un vuoto enorme, è un pezzo di cuore di Taranto portato via da quel male contro cui ha lottato per tutta la vita - prima come sindacalista della FIOM-CGIL, poi come attivista del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e, infine, come consigliere comunale - per far sì che non colpisse nessun altro.

Ma il suo esempio continuerà a vivere tra noi. 

Ogni volta che alzeremo le mani in segno di festa o di protesta, sarà come se Massimo fosse ancora lì, a cantare con noi, a gridare per la sua squadra e per la sua città. 

Ciao, Massimo. Taranto ti deve tantissimo e, da qui, non possiamo che promettere di non dimenticarti mai. 
Sarai sempre uno di noi, in ogni grido di battaglia, in ogni sogno che vivremo per questa terra.

Ed io, Max, avrei voluto non dover mai scrivere queste parole.

Ti voglio bene,  
Ross.

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