Valentino Basket Castellaneta, Longobardi si presenta: 'Riprendo con entusiasmo un'avventura interrotta dal Covid'
C’è un pezzo di storia del basket italiano che da qualche giorno siede sulla panchina della VBC. Dove è tornato dopo lo stop generale a tutti i tornei a causa del Covid a fine febbraio 2020. Un nome legato a una di quelle imprese sportive che meriterebbero di essere raccontate in un film: l’outsider che batte il gigante, che vince gara5 della finale scudetto su un parquet fino a quel momento imbattuto, con uno dei suoi giocatori simbolo (Vincenzino Esposito) infortunato a bordo campo, che regala il primo scudetto al Sud Italia. Phillips Milano-Phonola Caserta del 21 maggio 1991 è una partita che qualsiasi appassionato del basket castellanetano dovrebbe guardare. È disponibile integralmente su YouTube.
In campo, soprattutto negli ultimi esaltanti e tesissimi 3 minuti di gioco, c’era anche Francesco Longobardi. È a lui che la società biancorossa si è affidata dopo le dimissioni di Lillino Ciracì. Anzi, riaffidata. «È una avventura che inizia con grande entusiasmo e che riparte da un percorso che si era fermato a causa del Covid – racconta l’ex cestista che lo scorso 25 settembre ha compiuto 52 anni -. È un qualcosa che era rimasto in sospeso, che era lì. E che quindi, quando c’è stata la chiamata da parte della società, ho colto volentieri perché ci tenevo a dare continuità a questo cammino che mi stava piacendo ma che purtroppo si era interrotto».
L’allenatore nativo di Cava de’ Tirreni esamina poi la sua nuova compagine. «La squadra la seguo sin dalle amichevoli giocate a Matera, l’ho vista più volte e mi è piaciuta. Rispecchia le mie caratteristiche e ha giocatori che possono rivestire più ruoli, ha la possibilità di correre e di colpire in contropiede, così come di trovare i tempi giusti durante il gioco. Insomma mi piace, anche perché è composta da ragazzi intelligenti e professionisti. Ritengo che nel complesso sia una squadra ben costruita, che è partita bene e che adesso ha bisogno di mantenere questo ritmo».
Cinque punti e sesta posizione. Questo il ritmo della Valentino dopo cinque turni e in attesa del match interno di domenica a Matera contro l’Adria Bari terza a quota 8. Lo stesso gradino, se non ci fosse stato quell’handicap di -3. Longobardi analizza così il torneo: «Peccato per i punti di penalizzazione che alla lunga ci porteremo dietro, ma il campionato è molto equilibrato con alcune squadre top. Però domenica a Vieste c’è stata la dimostrazione che se una partita la si affronta con il giusto spirito e la giusta determinazione, allora la si può vincere anche in trasferta e su un campo importante. Penso sia un bel campionato, dopotutto la C Gold è sempre abbastanza equilibrata. Attualmente ci sono un paio di squadre in difficoltà – conclude -, ma è ancora presto per dire se saranno squadre cuscinetto. Insomma, il torneo è ancora lungo».
Sulla scelta di Longobardi è il presidente Giuseppe Nico a illustrare la strategia del club: «Abbiamo puntato sulla sua figura perché nella rosa di nomi che sono stati proposti il suo era quello che conosce meglio l’ambiente essendo già stato a Castellaneta. Conosce anche alcuni giocatori, come Biasich e Pancallo. Sulla decisione è prevalsa questa filosofia. Ora la speranza è che la vittoria di domenica a Vieste sia soltanto l’inizio di un bellissimo percorso insieme».
Ultimo, ma non per ultimo, il pensiero va a Ciracì, che proprio Nico aveva voluto coinvolgere in estate nel suo primo anno di presidenza. Non solo alla guida della prima squadra ma anche come supervisore del settore giovanile, su cui la VBC vuole puntare a lungo termine. «Come società – spiega il massimo dirigente
biancorosso – siamo dispiaciuti dell’addio anticipato di Lillino, perché conosciamo tutti le sue potenzialità, a livello tecnico e tattico. Spiace averlo perso prima del previsto, sperando sempre che in futuro possa riaccendersi il nostro rapporto almeno sul progetto delle giovanili. In questo senso la nostra porta per lui è sempre aperta. Lo ringraziamo per l’impegno e la professionalità profusi in questi tre mesi e gli auguriamo sempre tanti successi».
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