Audace Cerignola, Nicola Grieco: “Dobbiamo mantenere lo spirito di una neopromossa”
Ritorno del Cerignola tra i pro, ritorno di Nicola Grieco in sella al club. Come sta andando sin qui?
Sta andando più o meno secondo le attese, abbiamo trovato un campionato molto equilibrato e forse ci manca qualche punto. Però siamo felici di questo andamento.
La vittoria contro il Messina ha interrotto una serie di tre sconfitte di fila. Che valore ha?
Il successo ci serviva, ci ha dato morale dopo i ko in campionato contro Monopoli e Gelbison e in Coppa contro la Juve Stabia. Sappiamo bene che il calcio è fatto di risultati alla fine. La cosa che più mi tranquillizza è la qualità della squadra: siamo stati gli unici a fare due gol e a fermare sin qui il Catanzaro.
Il ds Di Toro lo ha detto: “Non dobbiamo esaltarci nelle vittorie tantomeno deprimerci nelle sconfitte”. Deve essere questa la filosofia da seguire?
Dobbiamo mantenere lo spirito di una neopromossa. Viviamo un campionato tutto nuovo, stiamo cercando di non arrivare alle scadenze in termini di pagamento e a fine anno tireremo una linea, tranquilli e consapevoli di poter continuare a fare calcio nella nostra città sempre con la speranza di crescere. Non dimentichiamo le difficoltà che stiamo attraversando, non ultima il caro bollette.
L’attualità che irrompe nella crisi del calcio, appunto. Il presidente della Lega Pro Ghirelli ha annunciato interventi e si sta provvedendo per anticipare anche il fischio d’inizio di molte gare. Può bastare?
Non lo so. Di certo sappiamo che la Serie C costa tanto e produce pochi introiti, come quelli della legge Melandri che sono ancora limitati. Stiamo cercando di sbagliare il meno possibile, tanto che prima di avviare questa esperienza tra i pro mi sono confrontato con altri presidenti per sbagliare il meno possibile. Dobbiamo essere tranquilli e mantenere un basso profilo.
Capitolo abbonati: è soddisfatto?
Siamo contenti, ogni domenica abbiamo 2-3000 spettatori allo stadio Monterisi e sono numeri importanti in un periodo di crisi per tutti. Il nostro calcio è in una fase complicata, anche i risultati in Europa ce lo dicono e la mancata qualificazione ai Mondiali è un enorme campanello d’allarme. Dobbiamo essere bravi a bilanciare i costi e far proseguire questo sogno che è il calcio.
Sarà un Monterisi più moderno in futuro? Ci sono interventi in vista?
Con il sindaco Bonito ci teniamo spesso in contatto e ci ha espresso la volontà di realizzare uno stadio nuovo. Se tutto andrà in porto, allora si potrà anche alzare l’asticella nel nostro progetto.
Avete fatto investimenti importanti. Penso a Neglia, Ligi, Saracco. Cosa significa l’Audace Cerignola per Nicola Grieco?
Trovo difficile darne solo uno: è la squadra della mia città. Abbiamo iniziato un percorso nel 2013 in Prima Categoria e fare calcio a casa è la cosa più bella. Abbiamo quasi 1000 bambini nella nostra scuola calcio, sono tutti ragazzi che togliamo dalla strada e lo facciamo con la massima organizzazione. Per noi il calcio significa anche riscatto sociale e crescita per la comunità.
Qual’era il rapporto del giovane Nicola Grieco con il calcio? Tifava? Giocava?
Per me è stata sempre una passione, poi mio nonno era un appassionato del Milan degli olandesi e ricordo trasferte a San Siro per vedere Gullit, Baresi e Van Basten. Nasco come tifoso della Juventus ma il mio cuore batte per l’Audace Cerignola. In campo ero un attaccante, di piede sinistro. Mi facevo rispettare.
Dove può arrivare l’Audace a lungo termine?
Per ora pensiamo alla prossima settimana: affrontiamo in otto giorni Avellino e Pescara in trasferta e Taranto in casa. Saranno tre partite importanti per arrivare alla prima giornata, fare un primo bilancio con lo staff e capire anche cosa serve in vista del mercato di gennaio. Per ora siamo felici e orgogliosi di mantenere questa categoria.
Chiuda gli occhi per un attimo: che big di Serie A sogna di sfidare e che giocatore vorrebbe nella sua squadra?
Il mio desiderio sarebbe quello di giocare contro la Juventus. Mi piacerebbe avere in squadra Chiesa: è italiano, forte. Soprattutto non molla mai: come il mio Cerignola.
FONTE: LA CASA DI C
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