Calcio Femminile Apulia Trani, Gianni Franco: 'Ecco le differenze e le metodologie tra calcio maschile e femminile'
Una grande crescita quella avuta dal calcio femminile nell’ultimo periodo come conferma il preparatore atletico dell’Apulia Trani, Professor Gianni Franco (diplomato all’ISEEF di Urbino con il massimo dei voti, specializzato in Chinesiologia Rieducativa alla Favoltà dello Sport di Chieti, laureato in scienze motorie. Preparatore Atletico professionista con titolo conferito a Coverciano. Qualifica del patentino UEFA B): “Il calcio femminile, rispetto a vent’anni fa, quando ero nella Meladura Trani, con cui vinsi la serie C, si è evoluto. La conferma arriva anche da studi scientifici e da aggiornamenti sui metodi a Coverciano: ora si lavora sulla prevenzione e sull’aumento della prestazione visto che ora i parametri (distanza percorsa, sprint) si avvicinano a quelli del calcio maschile. Il tutto, perciò, richiede un costante sviluppo di forza e potenza. Proprio per questa crescita la Lega ha richiesto alle società la presenza obbligatoria del preparatore atletico utile a migliorare la crescita sia culturale che fisica”.
Quali le differenze di metodologia da applicare tra calcio femminile e maschile?:
“Le differenze maggiori per quanto riguarda il femminile sono a livello ormonale, di genere e strutturale. Le donne hanno maggiore probabilità di cadere in infortuni soprattutto alle ginocchia: perciò per prevenirli bisogna lavorare con maggior incremento sulla forza; questo anche per aumentare le prestazioni di potenza, di velocità e di accelerazione. Inoltre dopo varie esperienze nel calcio maschile in diverse categorie ho notato che i ragazzi si accontentano del risultato mentre le donne per perseguire gli obiettivi hanno bisogno di un percorso di miglioramento tramite un rapporto di fiducia con lo staff: l’aspetto psicologico per loro è molto importante. Un susseguirsi di avvicendamenti tecnici non tra benefici in queste relazioni”.
Uno sguardo al campionato di serie B:
“E’ un campionato abbastanza impegnativo sia tecnicamente che fisicamente con squadre del nord più strutturate e atlete formate. Per quanto riguarda l’Apulia Trani i vari cambi di guida tecnica, purtroppo, non hanno aiutato. Ora stiamo cercando di onorare il finale di stagione cercando di far esordire altre ragazze della Primavera che sono molto motivate”.
Il futuro e il rapporto con lo staff:
“Non conosco i programmi futuri del club. Ci vedremo a fine stagione per parlarne. In trent’anni di carriera sono sempre stato abituato a confronti tecnici e quindi a collaborazione reciproca: questo all’Apulia c’è ed è sinonimo di crescita”.
UFFICIO STAMPA APULIA TRANI – ALESSIO PETRALLA
Commenti