Virtus, De Maglie: “Ruolo intrigante. Lavoriamo per formare uomini primi che at-leti”
La Pallacanestro vista da un’altra prospettiva. Questo è Gianluca De Maglie, Assistant Coach dell’under 17 di casa Virtus, che alle prese con la prima esperienza da tecnico, racconta sé stesso, il momento dei ragazzi orange, gli obiettivi stagionali e le prospettive estive di casa Virtus, che an-che quest’anno punta a non interrompere le attività anche nei mesi più caldi.
“Il nuovo ruolo ha completamente modificato il modo di approcciare alla pallacanestro. è la prima esperienza da allenatore ed è un salto dall’altra parte della barricata che ti modifica il modo di per-cepire lo sport. Sto affinando il tutto, a piccoli passi, completando e superando il corso da “allievo allenatore” e poi relazionandomi quotidianamente con il Responsabile tecnico Virtus, Stefano Mi-neo, dal quale cerco di carpire quanto più possibile.
Abbiamo scavallato la linea ideale di metà stagione ed il bilancio non può che essere positivo. Sin-ceramente, ritengo si sia andati oltre gli obiettivi prefissati, ma non poteva essere altrimenti. Stiamo lavorando come dei matti, i ragazzi crescono giorno dopo giorno, maturando non soltanto sotto il profilo sportivo ma anche sotto quello umano. Risultati? Molto bene l’under 17 élite, che ha recuperato dopo un avvio non proprio impeccabile. Ora ci prepariamo a questa seconda fase con la solita voglia e con la grinta che ci contraddistingue.
Novità? Ci stiamo lavorando, come al solito. Casa Support è sempre in prima linea quando si tratta di studiare e mettere in campo nuove formule di divertimento sano. Diverse le iniziative post sea-son che andranno in scena, tra questi spicca un nazionale a Roseto, e poi la programmazione estiva, come l’ormai consolidato appuntamento estivo di un percorso con i ragazzi anche non ap-partenenti ai gruppi Support e Virtus per migliorare i fondamentali, perché anche quest’anno non vogliamo fermarci nemmeno in estate, quando c’è maggiore voglia di sport, al netto del caldo a cui siamo abituati a queste latitudini“.
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