La Dinamo vola, sconfitta Mesagne, ora i play off sono ad un passo
Raggiante coach Palagiano che a margine della vittoriosa sfida contro le brindisine, loda le ragazze rossoblu ma tiene alta la concentrazione in vista del match clou contro Fasano che potrebbe valere un posto nella griglia Play Off.
“Abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo. Sapevamo che sarebbe stata una sfida delicatissima e l’infortunio di De Bartolomeo, occorso alla vigilia del match ha complicato i piani. Se a questo sommiamo le condizioni non ottimali di De Pace, ci rendiamo conto dell’impresa compiuta. Abbiamo meritato di portare a casa la gara, restando sempre in vantaggio. La rotazione? Ci ha concesso anche di far rifiatare le senior e di lasciare che le “piccole” mettessero minuti importanti nelle gambe, risultando determinanti per l’esito. Sono molto soddisfatto del risultato, perché portiamo a casa un + 16 che ci consente di ribaltare quel – 8 che avevamo dovuto ingoiare all’andata, ma anche della prestazione sfoderata dalle ragazze. Ci tengo a fare loro i complimenti per la forza, per l’entusiasmo e per la voglia di vincere messe in mostra. Restano tre partite che definire ardue è un eufemismo. Play off? Per accedere dovrebbe bastare portare a casa una vittoria, siamo consci della difficoltà ma già sabato contro Fasano, faremo di tutto per centrare questo primo obiettivo, senza aspettarci regali da altri campi. Cosa auspico? Voglio il terzo posto. Sarebbe un traguardo fantastico e lavoreremo forte in queste settimane consapevoli di meritare tutti i frutti che stiamo raccogliendo ora”.
Dinamo Taranto - Mens Sana Mesagne 66 - 50 (18 - 16, 33 - 28, 45 - 38)
Dinamo: Viesti 11, Galleggiante 4, De Pace 16, Anna De Nitto 3, Ciminelli 30, Gobbi 2, De Bartolomeo n.e., Tricase n.e., Catapano Minotti, Montanaro n.e. Molino, Cristella. (all. Fabio Palagiano).
Mesagne: Tortorella n.e., Leo 28, De Marco 2, D'Aprile n.e., Maria De Nitto 2, Carluccio 7, Ilaria Bocina, Maggiore 6, Roberta Bocina 5 (all. Felice Rizzo).
Arbitro: Giuseppe Curri di Locorotondo (Bari) e Mattia Masiello di Massafra (Taranto).
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