Fuori dal campo Taranto

L’ing. Emanuele Villani interviene nel corso di una seduta del Senato della Repubblica

Per illustrare la situazione riguardante la siderurgia sul territorio ionico e del relativo indotto

05.02.2025 18:51


L’ing. Emanuele Villani, amministratore unico di E77 srl, in qualità di rappresentante direzionale della Confimi industria, è intervenuto in data 4 Febbraio u.s. nell’ultima seduta del Senato del Repubblica, per illustrare la situazione riguardante la siderurgia sul territorio ionico e del relativo indotto. 

Questo il contenuto del discorso:

Buon pomeriggio, ringrazio e saluto innanzitutto tutti i senatori per l’opportunità che ci viene concessa in data odierna. 

Mi presento, sono l’ing. Emanuele Villani rappresentante direzionale della Confimi industria.

Relativamente al dl in questione, data la sua consistenza di appena due articoli, per varie ragioni non si può che sostenere la sua conversione in toto, sottolineando comunque due aspetti.

1-L’associazione Confimi industria conferma la sua piena fiducia nell’attuale politica del governo che sta dando rilancio e sostegno a tutto il polo siderurgico tarantino.

Si sottolinea infatti, in particolar modo l’attenzione che viene dedicata a tutte le aziende facenti parti dell’indotto, vengono riconosciuti soprattutto in un periodo difficile, come l‘attuale, i loro know-how industriali, patrimonio fondamentale da preservare attinente principalmente alle PMI.

2-In secondo luogo si conferma il sostegno dello sforzo a supporto della produzione siderurgica intensa non solo a salvaguardare le aziende e le maestranze bensì anche come punto di partenza per una vera riconversione industriale che possa finalmente mettere davanti a tutto una transizione energetica che ormai non può più attendere, al fine di ricreare delle condizioni di reperibilità energetiche sostenibili e immediatamente disponibili.

Come Confimi stiamo lavorando al piano di rilancio della manifattura locale, valorizzando l’importantissima opportunità dell’avvio del polo locale dell’eolico off – shore che interesserà e, si spera nel più breve tempo possibile, in logiche di fattiva collaborazione, i porti di Taranto e Brindisi geograficamente e commercialmente da sempre strategici.

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