Pallavolo Bari

Lettera del Presidente della FIPAV Puglia Paolo Indiveri

28.01.2021 14:23

Caro Presidente,
nella Consulta dei Presidenti Territoriali, tenutasi venerdì 22 u.s., con la partecipazione del Vice Presidente Federale Vicario, sono state prese alcune decisioni molto importanti per ciò che riguarda lo svolgimento dei Campionati di serie organizzati dal CR Puglia, soprattutto in considerazione della Delibera del Presidente Federale del 16 gennaio scorso che prevede la disputa di almeno 10 gare per rendere validi i nostri campionati.
Innanzitutto è stato introdotto il blocco delle retrocessioni dalla serie C in serie D: pertanto, al termine della Regular Season, non verranno più disputati gli incontri di playout ma solo quelli di playoff per definire le promozioni.
È stata determinata la data del 5 febbraio p.v. come scadenza ultima, senza incorrere in sanzioni, per comunicare la rinuncia al Campionato di serie C: questo per consentire, eventualmente, alla Commissione Gare Regionale di modificare calendari o, se necessario, formula.
Sono stati del tutto revocati gli obblighi legati alla disputa dei campionati di categoria per le Società partecipanti al Campionato di serie C, fermo restando l’invito a riprendere, laddove la concessione e l’utilizzo delle palestre scolastiche lo consentano, gli allenamenti e l’attività agonistica con tutti i gruppi giovanili, dall’Under 19 all’Under 13.
Per quanto riguarda il Campionato di serie D, stante al momento il blocco dell’attività sino al 5 marzo p.v. a causa del DPCM, è stata ribadita la ferma intenzione ad una ripresa quando ciò sarà possibile, con il corretto tempo di preparazione fisica, e con una rimodulazione dei gironi (composizione massima 5/6 società).
Quindi, nel rammentare che lo start up è stato fissato di comune accordo, dopo ampie consultazioni e condivise valutazioni da parte di tutte le società interessate (addirittura facendo propria la richiesta di rinvio più lunga manifestata) la data prevista per l’inizio del Campionato di serie C rimane confermata, anche sulla scorta di una condivisione generale con tutti gli altri Comitati Regionali d’Italia.

Ora, però, caro Amico/a, permettimi delle considerazioni personali.
Stiamo vivendo un momento anomalo e senza precedenti.
La società è devastata, l’economia langue ed anche lo sport è in estrema difficoltà.
Tralasciando, per un attimo, gli aspetti sanitari della vicenda (a tutti purtroppo ben noti), da un punto di vista sportivo la situazione non è stata mai di facile lettura.
Il Governo ha emesso, con grande frequenza, un Decreto dopo l’altro (o variazioni al Decreto stesso), con regolamentazioni cui la Federazione si è attenuta, modificando ad horas gli scenari di ciò che era possibile fare in un contesto in cui tutti chiedevano risposte e soluzioni.
Finalmente il quadro normativo, da qualche tempo, è chiaro ma soprattutto stabile: è consentita la ripresa della pratica pallavolistica e delle relative competizioni, nei limiti a Te noti.
Comincerà a vedersi un contenimento dell’emergenza, con la somministrazione dei primi vaccini, e si percepisce la luce in fondo al tunnel.
Certo, è convincimento di tutti che non torneremo rapidamente e facilmente alla normalità e forse quella normalità sarà modificata in alcuni aspetti per sempre.
Ma se lo scenario è questo, come tutti ci auguriamo, è ragionevole pensare ad una ripresa dell’attività nel breve termine.
Forse è anche doveroso farlo, così come tante Società ci chiedono.
Lo sport, e la pallavolo per noi amanti, rappresenta per definizione la dimensione del riscatto, nella quale può accadere che Davide vinca contro Golia o che una partita di calcio possa ostacolare la guerra, determinando una tregua bellica.
Lo Sport genera speranza!
Ed allora, in un momento come quello attuale in cui i lunghi periodi di lockdown hanno contribuito ad aumentare l’incertezza e la perdita di speranza per il futuro, non è forse il momento di adempiere al compito cui tutti noi, volontari dello sport, siamo chiamati ad attendere?
Far ripartire lo sport per accendere la miccia di una nuova stagione di cambiamento.
È vero, il rischio del contagio è esistente ma persisterà chissà per quanto tempo ancora, anche se in forma ridotta.
È però un rischio insito in ogni contesto: lavorativo, familiare, religioso ed anche sportivo.
Dunque, dovremo rimandare l’avvio della stagione sino all’eliminazione totale del rischio? Ci vorranno, probabilmente, anni.
È un rischio che, tuttavia, possiamo e dobbiamo gestire con le misure preventive e di controllo indicate nel rigido protocollo FIPAV ed adottato proprio nell’interesse di tutelare la salute dei nostri ragazzi ed atleti.
E’ pur vero che lo scenario che ci troviamo di fronte rispetto alla programmata ripresa è più complicato di prima, per via dei maggiori e più onerosi adempimenti organizzativi, e dei costi da sopportare, ma abdicare alla nostra mission alla luce degli ostacoli che possono frapporsi nel nostro percorso non è da sportivi, notoriamente portatori sani di resilienza.
Soprattutto poi se la rinuncia avviene a priori, senza neppure provarci!
Ed allora, caro Presidente, accettiamo anche questa nuova sfida, tutti insieme, senza distinzione, con spirito di appartenenza, facendo quadrato.
Sono ostacoli che possiamo rimuovere, come abbiamo rimosso quelli che da decenni aggravano la pratica dello sport in termini, ad esempio, di minori introiti, di maggiori adempimenti fiscali, di scarsezza di impianti sportivi, ed altri ancora…
Sotto tale profilo, Ti garantisco che profonderò (istituzionalmente, ma se serve anche personalmente) ogni sforzo necessario per alleggerirTi il fardello, non senza evidenziare sin d’ora che, in tale ottica, la FIPAV ha già avviato importanti azioni per sostenere la pratica sportiva, elargendo contributi economici, disponendo sgravi di costi, oltre che, a livello locale, predisponendo idonee tutele a favore dei presidenti di società (quali quella di tutela legale e COVID in corso di formalizzazione), riducendo al minimo il numero delle gare da disputare ed accorciando le trasferte il più possibile. Sulle difficoltà dimostrate di utilizzo del campo di gara, faremo di tutto per venirti incontro.
Se serve faremo, farò, anche altro; se serve, magari slitteremo giornate o rinvieremo gare …
Ma non possiamo prendere altro tempo. Non ora. Adesso abbiamo il sacrosanto dovere di provarci … senza riserve.
Se poi la situazione epidemiologica dovesse aggravarsi, agiremo di conseguenza, ricalibrando ogni strategia, nel convincimento (e qui saremo irremovibili) che la Stagione sportiva inizierà comunque, se necessario, anche a maggio.
È dovere di tutti noi tenere alta l’asticella della sfida, e da buoni capitani di squadra, raccogliere per primi questa sfida e dimostrarci convinti di scendere in campo per tentare in tutti i modi di vincere questa difficile partita.
Lascia che eventuali perplessità siano altri a sollevarle ed eventualmente rassicurali.
Diversamente, sarà lo sport a perdere così come lo saranno i nostri ragazzi ai quali avremo tolto la speranza, la voglia di riscatto oltre che un anno di pratica pallavolistica che non verrà mai più recuperata.

Resto a Tua completa disposizione per ogni ulteriore dubbio e/o chiarimento e ti abbraccio idealmente, con la speranza di poterlo fare presto sugli amati campi di gara.

Ad maiora
Paolo Indiveri
Presidente CR FIPAV Puglia

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