Ghirelli: "La riforma dei campionati non è più rinviabile"
Al mensile Time Out il presidente della Lega Pro invita: ”Più aiuti ai club. Riapriamo gli stadi”
di Alfredo Ghionna
In una recente intervista rilasciata al mensile sportivo TIME OUT, il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli ha espresso il proprio pensiero in merito allo stato di salute della terza serie, reduce, come d’altronde tutto il mondo dello sport, da 18 mesi durissimi, dettati dalla situazione pandemica che ne ha caratterizzato il decorso.
Il numero uno della serie C non ha usato giri di parole: ”E’ stato un anno terribile e di grande sofferenza per il paese, con pesanti riflessi sul calcio in generale sia di carattere economico-finanziario, che organizzativo. I club di Lega Pro, per fortuna, hanno retto, e le squadre hanno dato vita ad una stagione più che positiva sotto il profilo delle prestazioni. Da questo momento, però, per la nuova stagione – ha proseguito Ghirelli – mi aspetto che vengano messe subito a disposizione le risorse stanziate con l’ultimo decreto Draghi e che si chiuda la questione dei ristori riguardanti le spese sanitarie sostenute per gli oltre 200mila tamponi effettuati. Vogliamo inoltre sapere al più presto come si apriranno gli stadi a fine agosto per consentire alle società di varare le campagne abbonamenti. Queste ultime rappresentano la benzina iniziale per i club ed in una fase caratterizzata da tante spese e da pochi introiti diventeranno fondamentali per programmare unitamente alle sponsorizzazioni. Se il piano vaccinale andrà avanti senza troppi intoppi, ci sono buone possibilità che il numero degli spettatori ammessi negli stadi possa lievitare rispetto all’attuale 25% della capienza”.
E sulle risorse messe a disposizione delle società, il numero uno della Lega Pro ha evidenziato:”Il 2% dei diritti tv e la mutualità dalla quale vengono ricavati i fondi per il minutaggio sono risorse che ritengo insufficienti. Noi facciamo servizio per i club dei campionati sovrastanti, e questi servizi hanno un costo e ci devono essere riconosciuti. Ad esempio formiamo arbitri, assistenti, allenatori, dirigenti e calciatori. Tra l’altro, se la Lega Pro dovrà diventare l’accademia dei giovani servirà ulteriore sostegno per farli crescere. Dare stabilità all’oggi ed al futuro della Lega Pro e del calcio italiano sono i due punti inesorabilmente uniti ed interconnessi. La riforma dei campionati non è più rinviabile ed ha come architrave che siano ripartite risorse finanziare in modo sostanzialmente diverso da come avviene adesso, a partire dalla divisione di quelle facenti capo alla legge Melandri. Chi vuole ripartire le risorse in maniera diversa non vuole fare la riforma”.
Un ultimo pensiero, Francesco Ghirellli, scorrendo l’intervista realizzata sul mensile jonico, lo dedica al girone meridionale della serie C:”Si preannuncia un raggruppamento molto combattuto e di grande interesse per la presenza di tante realtà blasonate. Il dato che voglio sottolineare è che proprio la Puglia sarà tra le regioni più rappresentate con ben 5 squadre iscritte (Bari, Taranto, Foggia, Monopoli e Virtus Francavilla). Ci sarà da divertirsi”.
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